08 Agosto 2021.
Dopo 3 Giorni passati in un Hotel della Capitale Tórshavn é il momento del transfer nell'isola più a Nord dell'Arcipelago: Viðoy. La giornata prevede inoltre il completamento dell'esplorazione dell'Isola di Streymoy. Dal lago Saksunarvatn, costeggiando un ruscello, é possibile arrivare ad un'insenatura e raggiungere l'oceano atlantico. La strada é fondamentalmente uno sterrato che confluisce in vera e propria sabbia nera che con la bassa marea é possibile attraversare.
L'inizio del sentiero é segnato da un vero e proprio tornello da stadio con un fantastico POS contact Less dove é possibile effettuare il pagamento della "Hiking Fee" (75 Corone/persona) che consente di sbloccarlo ed iniziare la camminata (una cosa davvero assurda). Il tempo é semplicemente incredibile: qualche bava di vento ed un cielo azzurro che rende il panorama ancora più eccezionale (vedere per credere):
Raggiungiamo l'insenatura dell'oceano Atlantico, con qualche piccolo Stop dovuto all'estrema gioia di Matilde di giocare con la sabbia. Il panorama é veramente meraviglioso; la sabbia nera crea la perfetta cornice tra il riflesso delle montagne nelle pozze e l'erba che é di un verde semplicemente meraviglioso. All'orizzonte appare l'oceano Atlantico che si estende sconfinato verso Ovest.
Durante questi due anni di "preparazione forzata" al viaggio, avevo un'idea delle fotografie in queste isole molto più drammatica, immaginando nuvoloni e foschia come realtà onnipresenti che (fortunatamente direi) ci stanno accompagnando per pochissimi lassi di tempo.
Sulla via del ritorno, ecco comparire una nuvola. Nessun allarmismo, ma la situazione si adattava perfettamente per una fotografia verticale (che spesso tendo ingiustamente a sacrificare durante i nostri viaggi).
Una volta terminato il percorso ci dirigiamo verso l'ultimo punto di interesse dell'isola schedulato per la giornata: Tjornuvik e la sua spiaggia nera. Tjornuvik é la cittadina più settentrionale dell'isola di Streymoy, ed oggi é avvolta da un'insistente ed umida foschia. Finalmente posso sperimentare uno scatto sul mare, con un contrasto molto "drammatico" (insomma, quello sul quale avevo pianificato tempi e parametri fotografici). Raggiungo la riva (parlo al singolare dato che Matilde se la dorme in macchina con la Mamma) ed allestisco il tutto per lo scatto: polarizzatore, filtro ND da 6 Stop, scatto ritardato e (soprattutto) voglia di sperimentare.
Un discreto risultato (senza infamia e senza lode direi). Si può finalmente partire per l'isola di Viðoy. Il tragitto é il classico transfer dell'arcipelago, si costeggiano le isole, si attraversano tunnel sottomarini e ponti ma soprattutto (nell'ultima parte di viaggio, dall'isola di Borðoy) ci sono due simpatiche gallerie scavate nella roccia (rigorosamente a singola corsia) alte 3 metri e larghe 2.8 metri.
Effettuiamo il checkin e ci sistemiamo nella stanza che sarà la nostra base per due giorni. Confidiamo nel bel tempo domani per poter visitare queste due isole a nord dell'arcipelago.
Come consuetudine un occhio al conta-passi: 10325 (inferiore alla media degli altri giorni, ma camminate ben distribuite durante tutto l'arco della giornata).
Crema di Asparagi, pesce del giorno (Salmone) e Verdure Arrosto ci danno la buonanotte. In questa località isolata c'é un cuoco che é un vero intenditore: la glassa di Aceto Balsamico in questo piatto é davvero spaziale
Stay Tuned.
Comments